Il Comune di Rovereto ha in atto da tempo una serie di progetti su porzioni di terreno inutilizzato che sono stati destinati ad attività agricole. Ricordiamo al proposito i terreni in zona tiro a segno/Baldresca, via Ronchi e Brione (destinati da molti anni ad orti per anziani); il terreno in zona Zigherane per orto comunitario e i terrazzamenti in zona Brione per progetti sociali.Oltre alle progettualità già indicate nella stessa, sono stati recuperati ad uso agricolo alcuni terreni di proprietà comunale, attualmente coltivati da privati sulla base di apposite autorizzazioni patrimoniali. Trattasi di appezzamenti di modesta entità siti in località Zigherane, Noriglio (ex Cartiera), Marco e Lizzana.

 


Si può dunque affermare che prima ancora dell'istituzione della Banca della Terra, la città si sia già mossa per utilizzare creativamente i propri beni. Ora però si passa ad una fase superiore ovvero la creazione di un inventario dei terreni pubblici e anche dei terreni privati incolti, che i proprietari possono mettere temporaneamente a disposizione di quanti ne facciano richiesta per rimetterli in produzione. Il tutto coerentemente con la filosofia della banca della terra istituita dalla L.P n.15/2015 per il governo del territorio. Con una apposita delibera del febbraio 2017, la Pat ha successivamente approvato i criteri, le modalità, il funzionamento e la gestione della Banca della Terra. La finalità è quella di raccordare fenomeni di abbandono e mancata coltivazione, maggiormente evidenti nelle aree marginali del territorio che possono ridurre le potenzialità produttive rurali o favorire un degrado paesaggistico. Facilitare il reperimento sul mercato fondiario di superfici, per l'avviamento di nuove imprese agricole è dunque uno degli obiettivi della Banca della terra che favorisce l'incontro fra domanda ed offerta e potrà diventare uno strumento prezioso di presidio e salvaguardia dei territori, attirando l'attenzione su aree, che spesso sono trascurate e nel contempo offrite la possibilità a giovani, che hanno intenzione di dedicarsi all'agricoltura, anche se non provenienti da famiglie di agricoltori o non possedendo terreni propri, di reperire appezzamenti disponibili. Questo permetterà un ricambio generazionale, o il consolidamento delle imprese agricole già esistenti. 

 

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