Potrebbero essere 200 i lavoratori e le lavoratrici del Progettone stagionale a non essere chiamati quest’estate per le attività agricole. A lanciare l'allarme sono Flai Cgil, Fai Cicl e Uila Uil, che a seguito di una videoconferenza con le strutture preposte della Pat si sono visti ventilare questa prospettiva. “Ad oggi, stando a quanto ci è stato prospettato, la situazione è molto preoccupante – hanno scritto in una nota i tre delegati Maurizio Zabbeni (Cgil), Fulvio Bastiani (Cisl) e Fulvio Giaimo (Uil) – il ricorso a questa tipologia di lavoratori sarà dimezzata e non tutti potranno rioccuparsi nell'ambito dell’agricoltura tradizionale dove c'è un'oggettiva carenza di manodopera. Molti di loro sono persone con fragilità che non possono trovare spazio nel normale mercato del lavoro”.
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