Su Venere volerà anche il Trentino. Con la missione EnVision, prevista nei primi anni del 2030, l’Europa va alla scoperta del pianeta gemello della Terra. E a bordo della sonda ci sarà uno strumento italiano che vede il coinvolgimento dell’Agenzia Spaziale italiana e la responsabilità dell’Università di Trento. Il Principal Investigator di questo strumento è Lorenzo Bruzzone del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione e responsabile del Laboratorio di Telerilevamento (Remote Sensing Laboratory) dell'Ateneo trentino. Questa missione offrirà una visione senza precedenti del pianeta più simile alla Terra in termini di massa, dimensioni e raggio orbitale. L'uso della tecnologia radar insieme alla spettroscopia ad alta risoluzione e alla radio scienza consentirà lo studio del pianeta in un’ampia scala spaziale, dall'alta atmosfera fino all'interno del pianeta.
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