Verrà portata la testimonianza di Lia Levi all'Agosto degasperiano, la rassegna organizzata dalla Fondazione trentina Alcide De Gasperi per riflettere sull'eredità lasciata dallo statista trentino, rassegna che quest'anno ha come filo conduttore i “Sentieri incerti”, un invito a esplorare strade nuove e possibili per il futuro. L'appuntamento domani, 4 agosto, alle 18 al Teatro parrocchiale di Vigolo Vattaro. Lia Levi, giornalista di origine ebraica e “scrittrice della memoria” da bambina fu testimone delle persecuzioni razziali in Italia, scampando alla deportazione solo grazie alla protezione offertale da un convento cattolico romano. Lia Levi ha deciso di rendere pubblica la sua storia solo negli anni ’90. Il suo primo grande successo editoriale "Una bambina e basta" ripercorre il periodo buio delle persecuzioni razziali. Nel suo racconto autobiografico ricorre il monito a non dimenticare e a fare della lezione del passato uno strumento essenziale per orientare le scelte future. L’evento è ad ingresso gratuito ma è obbligatoria la prenotazione sul sito della Fondazione (www.degasperitn.it).
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