Prestigioso riconoscimento europeo per l’urologia trentina, grazie ad un lavoro scientifico ideato e coordinato dall’Unità operativa multizonale di urologia che ha utilizzato algoritmi complessi e intelligenza artificiale a supporto della gestione dei pazienti con infezioni alle vie urinarie e sottoposti a terapie antibiotiche. Questo successo importante sul fronte delle resistenze antibiotiche è stato possibile grazie all’utilizzo di una rete neurale, una specifica intelligenza artificiale in grado non solo di analizzare i dati della storia clinica del paziente e delle resistenze antibiotiche locali, ma anche di «imparare» durante l’analisi fino a raggiungere livelli di efficienza particolarmente elevata. Il tutto a beneficio della pratica clinica. Il lavoro dell’équipe trentina è stato premiato nell’ambito del Congresso europeo della Società europea di urologia (EAU) che ha visto riuniti ad Amsterdam quasi 10mila urologi provenienti da tutto il mondo. "L’OMS ha calcolato – dichiara il direttore dell’Unità operativa di malattie infettive Massimiliano Lanzafame – che nel 2050 in Europa potremmo avere oltre 300.000 morti per infezioni da batteri che non rispondono alla terapia antibiotica. Per questo dobbiamo ritornare alla buona pratica clinica e utilizzare gli antibiotici in modo molto accurato. Molto spesso – continua Lanzafame – ci troviamo a utilizzare molti antibiotici e molti cicli di antibiotici senza una reale necessità”.

Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.