Buste paga di poche centinaia di euro al mese e lavoratrici che si trovano nella condizione di spendere per lavorare. E’ quanto è capitato alle addette alle pulizie nelle caserme dei carabinieri e questure in Trentino. Il cambio appalto, infatti, ha tagliato del 30% le ore delle addette che da aprile sono costrette, in molti casi, a spendere per gli spostamenti più di quanto guadagnano in busta paga. Lo denunciano Cgil e Cisl, protestando stamattina, 7 novembre, con le lavoratrici fuori dal commissariato del Governo a Trento. Sono una ventina le addette.  “Stiamo parlando di lavoratrici che hanno una paga oraria netta di 5,88 euro l’ora e in alcuni casi devono spostarsi anche per 20-25 chilometri tra una caserma e l’altra. E’ chiaro che questo è insostenibile. Siamo di fronte all’ennesimo scempio del sistema degli appalti”, denunciano Luigi Bozzato della Filcams e Francesca Vespa della Fisascat che puntano il dito contro un sistema ingiusto che scarica sui più deboli il taglio dei costi.
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