A vent’anni dalla sua inaugurazione Palazzo Roccabruna a Trento si presenta in una veste rinnovata grazie ad un accurato lavoro di restauro che ha restituito due capolavori artistici appartenuti al suo originario patrimonio. Il primo è la copia del Campanello bronzeo appartenuto a Gerolamo II Roccabruna, committente del Palazzo. L’originale è conservato presso la collezione del Castello del Buonconsiglio ed è datato 1554. Il secondo manufatto è un olio su tela di Giovan Battista Moroni che secondo le fonti sarebbe stato affisso “nella cappella dei Roccabruna”. L’opera fu venduta dai baroni Salvadori alla Galerie Trotti a Parigi nell’estate del 1906 e dopo il 1925 se ne sono perse le tracce. Recuperata l’unica foto in bianco e nero superstite, è stato possibile realizzare una copia dell’originale e ricollocarla nella sua sede. La CCIAA restituisce così alla comunità trentina la possibilità di apprezzare l’immagine di un capolavoro che per più di tre secoli è appartenuto al suo patrimonio artistico e di cui oggi non si ha più notizia. Le copie del campanello e del dipinto potranno essere ammirate nella cappella gentilizia del Palazzo, dove il recente restauro ha consentito di recuperare anche le tracce di alcune immagini del ciclo pittorico dedicato a San Gerolamo che in passato erano state gravemente danneggiate.
Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.