Nel 2017 in Trentino sono state utilizzate 2.175 tonnellate di pesticidi con una media per ettaro di terra di 51 kg con picchi di 90 verso la media nazionale di soli 5 kg. Il piano di tutela della acque del 2015 ha mostrato che nella nostra provincia su 50 corsi d’acqua in stato non buono ben 20 presentavano residui di pesticidi. Uno studio della dottoressa Renata Alleva del 2016 condotto in Val di Non su residenti vicino a zone di coltivazione intensiva delle mele ha trovato residui di clorpirifus nelle urine.

Un cambiamento è non solo possibile ma necessario e può partire dall’agricoltura producendo cibo senza veleno, proteggendo la biodiversità (gli insetti, le api) e la fertilità del suolo, proteggendo la bellezza naturale del nostro paesaggio, rispettando le particolarità e le varietà agricole antiche del territorio, fatto di piccole realtà frammentate.
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