Oramai era a pochi metri dalla scaletta dell'aereo che, dall'aeroporto milanese della Malpensa, l'avrebbe riportato in Brasile, dove ormai si era stabilito con la famiglia, al riparo dalla giustizia italiana. Ma al suo fianco sono comparsi i militari della Guardia di Finanza di Merano che, invece, l'hanno accompagnato nel carcere di Busto Arsizio. Nei guai è finito il titolare di una nota società di riferimento del florovivaismo italiano con sede a Merano, in Alto Adige, ed una unità produttiva a Sabaudia (Latina). L'uomo è ritenuto responsabile di un crack da 20 milioni di euro.
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