GIANCARLO BIGAZZI, L'ARTIGIANO DELLA CANZONE - CIRO CASTALDO
Dal 1966 al 2012, anno della sua scomparsa, in quasi cinquant’anni segnati da grandi cambiamenti della nostra società, Giancarlo Bigazzi ha saputo raccontare in musica le emozioni del nostro Paese, creando alcune delle pagine più belle e indicative del costume e della cultura popolare, non di certo figlia di un dio minore, vissuta e abilmente sintetizzata in parole e musica. Toscanaccio e geniaccio della canzone, autoironico e sornione, schivo e burbero quanto si vuole, ma vero, antidivo, libero e senza filtri, dotato di un’umanità e di una generosità al di fuori del comune. La peculiarità delle sue creazioni musicali che maggiormente colpisce è la capacità di comporre innumerevoli brani di grande successo, in contesti così diversi e distanti nel tempo, per artisti altrettanto eterogenei. Sicuramente in questo risiedono la sua grandezza e la sua genialità. Bigazzi ha scritto oltre mille e cinquecento canzoni e gli artisti che hanno portato al successo le sue creazioni hanno venduto oltre duecento milioni di dischi in tutto il mondo. Solo per citarne alcune, ricordiamo Luglio, Cosa hai messo nel caffè, Un colpo al cuore, Rose Rosse, Vent’anni, Se bruciasse la città, Erba di casa mia, Lisa dagli occhi blu, Montagne verdi, Io domani, Nessuno mai, Non si può morire dentro, Miele, M’innamorai, Ti amo, Notte rosa, Gloria, Tu, Non succederà più, Eternità, Self control, Cosa resterà degli anni ’80, Ti pretendo, Disperato, Perché lo fai, Non amarmi, Gli uomini non cambiano, Passerà, Pensa, Si può dare di più, Cyrano, Gente di mare, T’innamorerai, Ci vorrebbe il mare…
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